Discorso Raul Castro al V Vertice CELAC

“Stimato presidente Medina;

 Stimate e stimati  Capi di Stato o di Governo dell’America Latina e dei Caraibi;

Distinti Capi di Delegazioni ed invitati:

nel Vertice che ha dato vita a questa Comunità, a Caracas nel 2011, avevamo espressola convinzione che l’unità  e l’integrazione politica, economica, sociale e culturale dell’America Latina e dei Caraibi costituisce  (…) una necessità per affrontare con successo le sfide che si presentano davanti a noi come regione.

Non è mai stato tanto necessario marciare per il cammino dell’unità, riconoscendo che abbiamo numerosi interessi in comune.

Lavorare per l’unita nella diversità è una necessità improrogabile e per conquistarla è necessario uno stretto vincolo al Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace, firmato dai capi di Stato e di Governo a l’Avana nel gennaio del 2014, con il quale ci siamo impegnati  con assoluto rispetto dei suoi obblighi a non intervenire direttamente o indirettamente nei temi interni di qualsiasi altro Stato e a risolvere le differenze in forma pacifica, così come a rispettare pienamente il diritto inalienabile di ogni stato d’eleggere il suo sistema politico, economico, sociale e culturale.

Per  questo è indispensabile che tutti i membri della comunità internazionale rispettino pienamente i postulati del Proclama nelle loro relazioni con i paesi della CELAC.

È  desiderabile che il nuovo governo degli Stati Uniti opti per il rispetto della regione anche se è preoccupante la dichiarazione di mettere in pericolo i nostri interessi nelle sfere del commercio, del lavoro, l’emigrazione e l’ambiente, tra l’altro.

Per questo è imprescindibile stabilire corsi di azioni comuni e rendere più effettiva la gestione della CELAC.

Un ritorno del neoliberismo incrementerebbe la povertà e la disoccupazione aggravando  le condizioni sociali in America Latina e nei Caraibi.

Signor  Presidente:

Reiteriamo il nostro appoggio al popolo e al governo venezuelani nella difesa della sovranità e l’autodeterminazione, di fronte alle azioni contro la Rivoluzione Bolivariana.

Continueremo a contribuire nella misura delle nostre possibilità all’implementazione dell’Accordo Finale di Pace tra il governo della Colombia e le FARC-EP , appoggiando le conversazioni di pace con il ELN.

Riaffermiamo che il popolo di Puerto Rico dev’essere libero e indipendente; continueremo a sostenere i reclami dell’Ecuador di fronte al rifiuto delle multinazionali di riparare i gravi danni ambientali provocati in Amazzonia; condanniamo la manipolazione politica contro il governo boliviano e i tentativi di destabilizzare il paese e facciamo i nostri auguri al presidente Daniel Ortega per la sua recente rielezioni alla guida del Nicaragua, ed anche alla vicepresidenta Rosario Murillo.

Reiteriamo la nostra condanna al colpo di Stato parlamentare – giudiziario perpetrato in Brasile contro la presidente Dilma Rousseff, alla quale inviamo tutta la nostra solidarietà, così come all’ex presidente Luis Inácio Lula da Silva.

Confermiamo l’appoggio di Cuba alle fraterne nazioni dei Caraibi di fronte ai tentativi di privarle dell’accesso alle risorse finanziarie, nella lotta per affrontare il cambio climatico e nel loro reclamo legittimo di riparazione dei danni provocati dal colonialismo e dalla schiavitù.

Reiteriamo il nostro appoggio agli sforzi della Repubblica Argentina per recuperare le Isole  Malvinas, le Georgia del Sud e le Sandwich del Sud.

Stimato Presidente:

Desidero esprimere la volontà di Cuba di continuare  a negoziare i temi bilaterali pendenti con gli Stati Uniti su una base di uguaglianza, nella  reciprocità e il rispetto della sovranità e dell’indipendenza del nostro paese, proseguendo il dialogo rispettoso e la cooperazione in temi d’interesse comune con il nuovo governo del presidente Donald Trump.

Cuba e gli Stati Uniti possono cooperare e convivere civilmente, rispettando le differenze e promuovendo tutto quello che apporta benefici ai due paesi e ai due popoli, ma non ci si deve aspettare che per questo Cuba realizzi concessioni inerenti alla sua sovranità e indipendenza.

Il blocco economico, commerciale e finanziario persiste e questo provoca considerevoli privazioni e danni umani che colpiscono gravemente la nostra economia e rendono più difficile lo sviluppo.

Nonostante questo siamo coinvolti nell’attualizzazione del nostro modello economico e sociale  e continueremo a lottare per costruire una nazione  sovrana, indipendente, socialista, democratica, prospera e sostenibile.

Voglio esprimere il mio profondo ringraziamento al presidente Danilo Medina per  il suo commosso omaggio in ricordo del Comandante in Capo della Rivoluzione  Cubana, Fidel Castro Ruz, nella cerimonia d’inaugurazione di questo Vertice, così come tutti coloro che ci hanno inviato le loro condoglianze e messaggi di solidarietà.

Permettetemi, per concludere, di ringraziare il presidente e il popolo dominicano per la loro ospitalità e la calda accoglienza e d’esprimere i miei  complimenti per il lavoro realizzato alla guida della Presidenza Pro Tempore della CELAC.

Nello stesso tempo vorrei esprimere il nostro impegno d’appoggio e solidarietà   a El Salvador e al suo presidente Salvador Sánchez Cerén, per la gestione al fronte della Comunità durante il 2017.

Molte grazie.

Discorso pronunciato dal presidente Raul Castro nel V Vertice della Celac, a Punta Cana, in Santo Domingo

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