Cuba respinge gli attacchi di Mike Pence nella OSA

ll Ministero delle Relazioni Estere di Cuba ha condannato, lunedì 7, le dichiarazioni del vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence, a Washington, che ha definito false e aggressive.

Il direttore generale per gli Stati Uniti della Cancelleria, Carlos Fernández de Cossío, ha avvisato che con il suo atteggiamento la Casa Bianca non fa altro che ricordare ai latinoamericani che la Dottrina Monroe e la sua proiezione egemonica sono vigente come sono sempre state.

Pence è intervenuto nel Consiglio Permanente della Organizzazione degli Stati Americani (OSA) nella capitale statunitense, dove ha attaccato Cuba, Nicaragua e Venezuela, paesi contro i quali ha chiesto “pressioni regionali”, perché sono “una nube oscura di tirannia”.

In accordo con Fernández de Cossío, il vicepresidente nordamericano dice menzogne sostenendo che il suo paese ha un impegno di lunga nel continente con la democrazia e la libertà.

Inoltre il funzionario cubano ha condannato, in una dichiarazione rilasciata alla televisione nazionale, il discorso che «Gli Stati Uniti appoggiano il popolo di Cuba».«Questo lo ha detto il rappresentante di un paese che ha indurito il blocco, indirizzato ad asfissiare l’economia e far arrendere per fame e miseria la popolazione dell’Isola», ha denunciato.

Fernández de Cossío ha segnalato che l’intervento di Pence è stato fatto in un’organizzazione, la OSA, nota per il suo appoggio ai crimini più orrendi perpetrati nel continente, che vanno dai colpi di Stato a brutali dittature, assassinii, torture e scomparse forzate.

Per il diplomatico si tratta solo di un nuovo tentativo degli Stati Uniti d’applicare vecchie ricette destinate ad impedire lo sviluppo e l’indipendenza delle nazioni dell’emisfero.

«Non si rendono conto che l’America Latina è un’altra e le loro politiche sono fallite. Cuba continuerà a costruire un paese indipendente, sovrano, socialista, democratico e sostenibile e continuerà ad appoggiare la costruzione di una Nuestra America solidale e rispettosa della diversità dei popoli», ha sottolineato.

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