“La frutta matura”: una iniziale definizione di politica

Francisca López Civeira – Trabajadores

La concezione geopolitica, indipendentemente dal fatto che allora non si denominasse così, aveva determinato presto l’interesse USA per Cuba. Nel primo decennio del secolo XIX la questione era solo un enunciato, come aveva espresso Thomas Jefferson per primo e poi dal suo successore presidenziale, James Madison. Ciò era stato molto chiaro nel 1810 quando disse: “(…) la posizione di Cuba dà agli USA un profondo interesse per il destino… di quell’isola che… non potrebbero essere soddisfatti dalla sua caduta sotto qualsiasi governo europeo, che potrebbe fare di quel possesso un sostegno contro il commercio e la sicurezza degli USA.” [1]

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MINSAP

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Sconfiggere il blocco senza aspettare che lo levino

Rosa Miriam Elizalde

Ciò che si vede dalla finestra del mio appartamento all’Avana non assomiglia alle immagini che abitualmente si lasciano alle spalle i conflitti bellici. Qui non si sparano missili, non ci sono soldati mimetizzati, né armi. Neppure passano carri armati. La guerra non si manifesta nella conta dei morti e nelle autobombe, bensì nello shock della quotidianità: la fila per rifornirsi di benzina si estende ormai per diversi chilometri e il mercato agricolo all’angolo è chiuso perché non c’è petrolio per portare gli alimenti. C’è gente che aspetta ore per un po’ di pane, quello che prendono dalla libreta (tessera annonaria ndt) che regola i prodotti normati. Le medicine scarseggiano. L’ascensore del mio palazzo è ancora rotto e il meccanico che lo ripara non arriva perché il trasporto pubblico è un inferno. I blackout vanno e vengono.

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