Il deputato USA, Matt Gaetz, chiede l’uso della forza militare contro Cuba

La Rete in Difesa dell’Umanità (REDH) denuncia oggi la dichiarazione del rappresentante del primo distretto congressuale dello Stato della Florida, Matt Gaetz, che esorta all’uso della forza militare contro Cuba.

Nella sua dichiarazione intitolata “Con la verità, per la pace e la giustizia”, l’organizzazione ha respinto le parole del congressista, che durante un’audizione del Comitato per i servizi armati della Camera di cui fa parte, ha dichiarato che il presidente del suo Paese, Joe Biden, dovrebbe attaccare Cuba, a causa della presunta esistenza di beni militari cinesi nel suo territorio.

Secondo REDH, Gaetz ha dichiarato di sostenere “un’autorizzazione all’uso della forza militare per rimuovere i beni militari cinesi a Cuba” mentre la commissione discuteva gli emendamenti alla legge sulla difesa nazionale.

Il proclama emesso il giorno prima ha ricordato che all’inizio del mese il viceministro degli Esteri cubano Carlos Fernández de Cossío ha smentito pubblicamente le false informazioni sulla questione pubblicate dalla stampa statunitense, prive di qualsiasi prova.

Ha avvertito che la nazione delle Antille, oltre ad essere sovrana, è firmataria di accordi internazionali e di conseguenza rifiuta la presenza militare straniera in America Latina e nei Caraibi.

La Rete ha espresso il proprio sostegno alle parole di Fernández de Cossío sul rifiuto dell’Avana di “ogni presenza militare straniera in America Latina e nei Caraibi, compresa quella di numerose basi e truppe militari USA, in particolare la base militare che occupa illegalmente una porzione del territorio nazionale nella provincia di Guantánamo”.

Il documento sottolinea che l’America Latina come zona di pace non è un semplice slogan e avverte che la minaccia contro Cuba costituisce una minaccia contro tutti i popoli e contro il mondo.

“È abitudine dell’impero minacciare e agire contro il nostro popolo. La sua caduta aumenta la violenza e il guerrafondaio ovunque”, si legge nel documento.

Il documento spiega che Cuba ha subito l’ingerenza e l’invasione degli Stati Uniti fin dai suoi inizi come nazione, e la costante aggressione si è intensificata dopo il trionfo rivoluzionario del 1° gennaio 1959, una politica che Washington non ha cambiato, come dimostra questa nuova minaccia di applicare la forza militare e le azioni quotidiane del blocco economico, commerciale e finanziario attuato dal suo governo contro l’isola.

“Questa è l’ennesima menzogna dell’impero, un’altra scusa per giustificare i suoi crimini”, conclude la dichiarazione della REDH pubblicata sul suo sito web.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

 

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