di Alfredo Serrano Mancilla – Celag
Russia, 145 milioni di abitanti; Cina, 1,38 miliardi; Turchia, 80 milioni; Iran, 80 milioni. Le cifre parlano da sole. Il mondo non è composto solo da Stati Uniti ed Europa, anche se la loro influenza globale non deve essere sottovalutata. Tuttavia, in questo ventunesimo secolo, il cambiamento geopolitico e geoeconomico è evidente. La Banca Asiatica d’Investimento per le infrastrutture (AIIB) è quasi potente come il FMI; il gruppo BRICS è altrettanto dinamico come il G7. La Via della Seta ha un potenziale più o meno rilevante di quello di altri spazi tradizionali. Sotto tutti gli aspetti, l’unipolarità è finita.