Category Archives: – storia

La Carta dove si fondono le nostre conquiste

No sono solo parole, idee e principi sbozzati in alcuni fogli di carta, ma nemmeno la definizione di Legge Fondamentale della nostra Repubblica può riassumere quello che significano i 137 articoli raccolti nella Carta Magna cubana, perchè parlare della Costituzione è parlare dello stato d’uguaglianza, di diritti, di democrazia, di giustizia sociale, di rispetto della piena dignità dell’uomo.

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Ragioni di Cuba per creare la Sicurezza dello Stato

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

Per coloro che sono parte dell’esercito di salariati, degli USA, per la loro guerra sovversiva contro Cuba, scrivere e parlare male della Sicurezza dello Stato (SdS), è parte delle indicazioni ricevute per demonizzare la Rivoluzione socialista: quella che tanto odiano gli yankee.

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USA, Nicaragua e guerra controrivoluzionaria

Daniel Kivalik, AHTribune–  http://aurorasito.altervista.org

Mentre l’agenzia per l’immigrazione, le dogane e l’applicazione (ICE) degli USA continua ad imprigionare e terrorizzare le famiglie in fuga dalle violenze nei Paesi di origine di El Salvador, Honduras e Guatemala, gli Stati Uniti sono impegnati a destabilizzare il Nicaragua che finora era uno dei Paesi più stabili in America e che non inviava migranti negli Stati Uniti.

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La linea

David Brooks http://www.cubadebate.cu

Attraversano una linea ed, improvvisamente, i loro figli sono strappati dalle loro braccia da agenti in uniforme. Non sono casi isolati (più di 1200 di questi atti, fino ad ora, ed a quanto sappiamo), né è abuso di autorità, non è un’aberrazione. È la politica ufficiale USA.

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Chi pretendiamo ingannare?

di Michael Moore

Ah, gli Stati Uniti! Passiamo da separare i bebè indigeni dai loro genitori (per poi sterminarli), a rubare bebè dai loro genitori schiavi (per poi rivenderli come schiavi), per costruire un paese basato sul lavoro infantile (lavorando in fabbriche dagli otto anni), per imprigionare bambini giapponesi-americani in campi di internamento, per permettere che sacerdoti abusino sessualmente di bambini per decadi, per dare obbligatoriamente bacinelle di sciroppo di mais, alto in fruttosio, giù per la gola dei bambini fino a che la metà di loro formano parte di un’epidemia di obesità infantile, per trasformare le nostre scuole in campi di sterminio perché amiamo le nostre armi più di quello che amiamo i nostri bambini.

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USA: una storia di indigeni sterminati, negri segregati

…  e bambini ingabbiati

Marco Velázquez Cristo https://postcuba.org

Il mondo si è commosso per le immagini di bambini atrocemente ingabbiati e separati dalle loro famiglie per ordine del governo di Donald Trump che, sotto la pressione internazionale, è stato costretto a mascherare la propria politica anti-immigrante, il che non significa che il sentimento xenofobo che soggiace dentro i circoli del potere USA sia cambiato.

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USA, il Golpe Morbido e l’America Latina: Venezuela (parte II)

William Sotolongo García http://razonesdecuba.cubadebate.cu

Nel lavoro precedente sono stati citati e sintetizzati le origini del cosiddetto golpe morbido, nonché gli assi generali di come è stato applicato nella realtà del Nicaragua. In questo testo, l’approccio sarà il Venezuela e la situazione che ha vissuto, qualche tempo fa, poiché, anche se è stato legittimamente eletto Nicolas Maduro come presidente, la destra e gli alleati esterni non cessano le loro intenzioni di ottenere la destabilizzazione economica sociale, politica della nazione sorella.

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Le Costituzioni mambì

Il 10 ottobre del 1868 marcò l’inizio dell’indipendenza di Cuba. In quella emblematica data, Carlos Manuel de Céspedes, Padre della Patria, dal suo zuccherificio, la Demajagua, chiamò tutti i cubani alla lotta e promosse per la prima volta la liberazione degli schiavi, incitando i suoi a sommarsi all’insurrezione.

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Cubainformacion: Colombia e le domande di Fidel


Colombia, la NATO e le predizioni di Fidel

 

Nel 1999, in occasione del Vertice America Latina – Unione Europea, Fidel Castro interpellò i leader europei sull’annunciato “nuovo concetto strategico della NATO”. Chiese loro “se i paesi dell’America Latina e dei Caraibi” fossero “o meno inclusi” all’interno di questa nuova strategia.

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La prima carica

C’erano due frasi durante le Guerre d’Indipendenza che intimorivano l’Esercito spagnolo.  La prima, la più conosciuta era: Al Machete! e la seconda era il grido assordante di: A la lata! che significava un attacco col machete nella mano.

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Don Fernando, il genovese

Pedro de la Hoz

Genova – In un piano della città di Genova, il giovane Fernando Ortiz (1881-1969) fece i primi passi dell’opera monumentale che lo portò ad essere considerato il terzo scopritore di Cuba, rivelando lo straordinario apporto dei popoli africani alla forgia dell’identità nazionale.

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Cuba ricorda: Vilma Espin e Manuel de Cespedes

Le lotte di Vilma sono oggi più che mai necessarie

 

L’uguaglianza, la denuncia della violenza di genere e il riconoscimento pieno dei diritti della donna, sono stati temi di dibattito e lotta per decenni, nei quali Cuba con la guida di Vilma Espin ha avuto un ruolo protagonista, hanno assicurato ieri, lunedì 18, varie iscritte ala Federazione delle Donne Cubane  (FMC) in una conferenza stampa.

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Come chi ha inchiodati nell’anima un paio di speroni

Un 17 giugno di 113 anni fa moriva  Máximo Gómez, cubano per merito e amore

«A cavallo per il cammino, con il campo di mais a un lato e quello delle canne dall’altro, fermandosi a un angolo per comporre la barriera, entrando in una capanna per dare della sua povertà a un infelice; montando a cavallo con un salto, strappando veli come chi ha inchiodato nell’anima un paio di speroni, come chi non vede nel mondo vuoto null’altro che il combattimento e la redenzione.

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La persecuzione del Venezuela dall’OSA: l’inizio della storia (Ip)

Ana Cristina Bracho http://misionverdad.com

Quando in Brasile si è prodotta la privazione della libertà dell’ex presidente, Luiz Inácio Lula da Silva, il professore argentino Atilio Boron ha spiegato come l’imperialismo sta ora utilizzando il sistema di giustizia per ottenere quello che una volta gli hanno garantito i militari.

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La Guerra Non Convenzionale ritorna in Nicaragua, 30 anni dopo

Massimo Ramírez Samper http://www.cubadefensa.cu

Le proteste sono iniziate il 18 aprile. Un giorno dopo sono apparse le manifestazioni violente, saccheggi di negozi, assalti. Violenza, morti, feriti -tutto in una volta- in diverse città del paese.

La stampa reazionaria, all’interno e all’esterno del Nicaragua, ha efficacemente compiuto la sua missione: il governante Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) stava “reprimendo pacifici manifestanti”, violando la libertà di riunione e di espressione dei suoi cittadini. Ancora una volta i diritti umani come pretesto per l’ingerenza negli affari interni di un paese.

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