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Cubainformacion: il caso Daniel Ferrer

José Daniel Ferrer, prigioniero a Cuba: aggressore o mercenario?

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación

La repressione da parte della polizia delle proteste contro il colpo di stato in Bolivia ha già causato 33 morti. 83 persone sono morte ad Haiti, 25 in Cile, 7 in Ecuador e 3 in Colombia nelle mobilitazioni contro le politiche neoliberali (1). Ci sono migliaia di persone ferite e detenute e centinaia di denunce di stupro e tortura (2).

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Tre chiavi del Partito di Fidel

 

La grande opera di Fidel, dice il teologo brasiliano Frei Betto, è la Rivoluzione Cubana, che non è cominciata il 1 gennaio 1959, ma molto prima, e che non è ancora terminata. Ma la spina dorsale di questo monumentale progetto, realizzato a sole 90 miglia dall’impero più poderoso della Storia non si spiegherebbe senza il suo Partito. lo confermano storiografi, filosofi, scrittori e prestigiosi giornalisti che segnalano tra le altre, tre chiavi che sostengono questo favoloso strumento.

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Fidel es Fidel – Teniente Rey

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OEA/OSA non risponde

Nel golpe che si è consumato in Bolivia un ruolo centrale è stato giocato dall’Organizzazione degli Stati Americani, la cui guida del Segretario Generale, l’uruguayano Luis Almagro, ripudiato finanche dal suo stesso partito Frente Amplio, ha incontrato molte stroncature. Da ultima quella del presidente eletto dell’Argentina Alberto Fernandez.

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Cubainformacion: censura a Miami!

La censura cubana è … a Miami?

 

Sotto la pressione dell’estrema destra, la cantante cubana Haila María Mompié ha visto i suoi concerti cancellati a Las Vegas e Miami.

Città in cui il proprio sindaco ha vietato l’uso dei locali a musicisti che, risiedendo sull’isola, non dichiarano pubblicamente il loro rifiuto della Rivoluzione.

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Cubainformacion: golpe al successo economico di Evo

Golpe al successo economico di Evo

 

Durante i 13 anni di governo di Evo Morales, la povertà moderata è passata, in Bolivia, dal 59 al 39% e l’estrema da 38 al 15.

L’analfabetismo è stato eliminato, con il sostegno e il consiglio di Cuba. Il salario minimo è aumentato del mille percento.

E sono stati approvati sussidi come il “Reddito Dignità” per gli anziani o il bonus scolastico “Juancito Pinto”.

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Basta menzogne! Incontro con Evo e Álvaro

Ángel Guerra Cabrera https://lapupilainsomne.wordpress.com

I mezzi di diffusione dominanti, guidati dagli USA, cercano di imporre un resoconto assolutamente falso del colpo di stato in Bolivia. Per quanto riguarda questo pericolo e l’urgente necessità di contrastarlo, martedì 10, ci siamo trovati d’accordo un gruppo di compagni/e in un indimenticabile e produttivo incontro con Evo Morales e Álvaro García Linera, presidente e vicepresidente dello stato plurinazionale della Bolivia, a cui ha partecipato anche il sempre propositivo Rafael Correa, ex presidente dell’Ecuador. Siamo accolti dall’amabile ospitalità dell’ambasciatore venezuelano in Messico, Francisco Árias Cárdenas e sua moglie, nonché dall’ambasciatore boliviano José Crespo.

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Fidel: “Evo, alzati e cammina”

Cubadebate ed il sito “Fidel, Soldato delle Idee” condividono tre aneddoti su Fidel ed Evo:

“Conobbi Fidel in un incontro per l’autodeterminazione e la solidarietà tra i popoli, organizzato nel 1992 a L’Avana. Io non avevo denaro e con quello che ho risparmiato, ho potuto comprare solo un passaggio di andata. A Cochabamba, gli organizzatori boliviani mi hanno detto: “Spendi solo quello che hai, poi là ti restituiranno il denaro e ti daranno anche il tuo passaggio di ritorno.”

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Dalla mattina, sulla scalinata

25 novembre 2019. Scalinata dell’Università de L’Avana. La notte è sveglia. Gli stessi luoghi che ti hanno visto camminare tante volte nei corridoi e difendere con la forza del tuo cuore la continuità della lotta indipendentista del paese, la stessa nella quale ti formasti come rivoluzionario, smentisce gli addii e pianti di Cuba intera di tre anni fa.

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La doppia sconfitta dei nemici di Fidel

Iroel Sánchez

Bisogna situarsi, per un momento, nelle loro menti. Molto lo desiderarono e cercarono di anticiparlo mediante invasioni, rivolte innescate dalla “insoddisfazione economica e dalla penuria” suggerite in un vecchio memorandum a Eisenhower, per il successo di uno dei più dei 600 piani di assassinio a cui la congressista USA, Ileana Ros Lehtinen, ha dato il benvenuto (“I welcome the opportunity of having anyone assassinate Fidel Castro”), o augurando un fatto biologico inevitabile per ogni essere vivente che molte volte fu carne per fake news (notizie false), come si dice oggi.

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Le catene giuridiche dell’impero

Luis Britto Garcìa (*); da: luisbrittogarcia.blogspot.com; 

Manuale di Autodifesa per Innocenti

Diceva Bolìvar che un popolo ignorante è lo strumento cieco della propria distruzione. Aggiungeva che ci avevano dominato con l’inganno più che con la forza.

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Cubainformacion: le 7 menzogne

Le 7 menzogne capitali contro la Brigata Medica Cubana in Bolivia

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

Dal 2005, la Brigata Medica Cubana in Bolivia ha realizzato 73 milioni di visite e 1,5 milioni di interventi chirurgici (1), ha assistito 60000 parti e salvato 110000 vite (2).

Pertanto, quando la stampa ci dice che, dopo il colpo di stato, “Cuba ritira dalla Bolivia più di 700 professionisti” medici, dovrebbe spiegare la tragedia sanitaria che ciò implica (3).

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Fidel è Cuba, Cuba è Fidel

Elier Ramírez Cañedo – Cubadebate

Il destino voleva, come per avvisarci che si trattava di un nuovo viaggio verso altri orizzonti di lotta e di epopea rivoluzionaria, dare un grande simbolismo alla data della morte del Comandante, avvenuta il 25 novembre 2016, esattamente 60 anni dopo che il leader della rivoluzione cubana, sfidando l’impossibile, si lancerà in mare da Tuxpan sullo yacht Granma con i suoi compagni, determinati a liberare o dare la vita la propria patria.

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Contro la notte oscura, come un colpo d’amore

Fidel sopravvive. Nessuno lo metta in dubbio. Nella continuità del processo, nel suo costante ed inarrestabile rinnovamento, nelle nuove iniziative che si schiudono, nell’invariabile solidarietà con le cause più nobili, nell’instancabile opera per fare del socialismo una possibilità certa

Pedro de la Hoz

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Bolivia: governo de facto promulga legge per nuove elezioni

Il governo de facto della Bolivia ha promulgato la legge di emergenza per per indire al più presto nuove elezioni nel paese sudamericano, con l’impegno che saranno elezioni “pulite, eque e trasparenti”.

La legge è stata approvata dopo una trattativa che ha coinvolto la Chiesa cattolica locale, le Nazioni Unite e l’Unione Europea. La nuova normativa annulla le ultime elezioni del 20 ottobre.

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