Manuel E. Yepe – http://www.rebelion.org
Dal trionfo rivoluzionario, nel gennaio 1959, gli USA applicarono una diversa politica migratoria per Cuba, diretta, in un primo momento, a fornire protezione ed asilo agli assassini, sbirri, torturatori e malversatori della tirannia guidata da Fulgencio Batista senza mai accedere alle richieste di estradizione, ufficialmente presentate, contro i più noti criminali e, successivamente, ad incoraggiare l’emigrazione illegale di cittadini cubani verso quel paese, dando priorità a professionisti e personale qualificato.
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