L’emancipazione delle donne

inizia con la conoscenza delle politiche pubbliche che le proteggono

Granma ha conversato, con Inés María Chapman Waugh, vice primo ministro, sul Programma Nazionale per l’Emancipazione delle Donne.

Il Programma Nazionale per l’Emancipazione delle Donne (PAM) è una mostra di volontà politica dello Stato cubano a favore delle femmine e della continuità dello sviluppo dell’uguaglianza di genere, aspetti raccolti inoltre nella Costituzione della Repubblica.

Considera tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile, è trasversale alla società, presenta una base scientifica e segue la preparazione con la messa a fuoco di genere delle persone con incarichi dirigenti e dell’attivismo sociale.

Ma quanto si può fare nel paese a favore della donna? Come accrescere la sua emancipazione? Quali aspetti in materia di legislazione e diritti le proteggono? Per parlare di questo e altri temi, Granma ha conversato con  Inés María Chapman Waugh, vice primo ministro.

–Quanto si è avanzato nell’implementazione del PAM dopo tre anni?

«Il PAM opera in sette aree di speciale attenzione, relazionate anche con la Strategia contro la violenza di genere: dare potere economico alle donne; i mezzi di comunicazione, l’educazione, la prevenzione e il lavoro sociale; l’accesso alla presa delle decisioni, la legislazione e il diritto, la salute sessuale e riproduttiva, la statistica e l’investigazione.

Questo sarà il terzo anni del Programma e, anche se ci sono risultati, lo dobbiamo arricchire dando soluzione a molti altri elementi che sorgono.

«Allora come otteniamo che le donne abbiano un’autonomia economica, perché non dipendano totalmente dagli uomini? Come possiamo capacitarle e istruirle sin dall’infanzia?  Lì c’è il tema dell’emancipazione.

«Come riusciamo anche a comunicare giungendo sino alle comunità per spiegare il Programma? Si devono stabilire dialoghi adeguati, dei gruppi di lavoro a livello provinciale e municipale, perché il Programma è nazionale, ma l’effettività reale è a livello locale. Il tema della comunicazione è molto importante ed è anche uno dei tre pilastri della società cubana.

«Non facciamo niente se non lavoriamo all’educazione delle persone dall’infanzia, in una cultura generale integrale e nel lavoro sociale nella comunità. È valido segnalare che dai ministeri d’Educazione e d’Educazione Superiore si trattano l’emancipazione e l’uguaglianza della donna  con cattedre nelle università, che studiano le situazioni nella nostra società e nello stesso tempo educano.

«Stiamo lavorando al tema della gravidanza nell’adolescenza come un aspetto chiave. Giovani che molte volte smettono di studiare e non contano con l’appoggio degli altri membri della famiglia e altre che non lavorano e divengono assistite del Bilancio dello Stato, una tendenza che si replica nelle seguenti generazioni, ed è lì che dobbiamo incidere.

«In materia legale, con le ultime norme giuridiche approvate si stabiliscono cornici normative e sistemi di protezione contro tutte le forme di discriminazione e violenza.

«Inoltre, risalta il lavoro sviluppato in questi 20 anni dal Centro Nazionale d’Educazione Sessuale (CENESEX), che rinforza la strategia di promozione e comunicazione, per il rispetto delle differenze e le preferenze e il lavoro di diffusione dei diritti.

«Il ministero di Salute Pubblica, attraverso le sue istituzioni di pronto soccorso, con la partecipazione di brigatisti sanitari della Federazione delle Donne Cubane (FMC), ha prestato attenzione agli aspetti che si segnalano nel PAM, principalmente i differenti tipi di cancro che colpiscono di più le donne, i cambi fisiologici, psicologici e del climaterio e specialmente la Guida del Parto rispettoso.

«Il disegno di azioni alla ricerca dell’equità tra uomini e donne; il perfezionamento del sistema di relazioni con carattere socio-demografico relazionate a questo aspetto e lo sviluppo delle investigazioni del Centro d’Investigazione e delle Università, che permettono d’identificare i passi avanti e le sfide in questo tema, sono altre aree nelle quali abbiamo fatto passi avanti in questi anni.

–Quali sono gli impegni per il compimento del Programma e le brecce che prevalgono ancora nella nostra società?

–Anche se da vari anni si lavora per l’emancipazione e l’uguaglianza della donna, abbiamo aspetti che non sono ancora stati risolti.

«Ci sono difficoltà nella comunicazione, soprattutto a livello locale, nella preparazione e la formazione di tutte le persone che devono realizzare l’implementazione di questo Programma; come possiamo lavorare con i gruppi di prevenzione sociale nella diagnosi e dare uno sbocco ai problemi in forma rapida e dinamica e la sensibilità per fomentare questo lavoro con disciplina e impegno.

«Dobbiamo continuare a creare fonti di lavoro per donne e giovani, promuovere la guida nel settore non statale e nei progetti di sviluppo speciale, avanzare nel Sistema Nazionale d’Attenzione Integrale della Vita, perché abbiamo l’impegno anche con le donne anziane e le loro assistenti .

«Questo è un programma flessibile. Continuiamo a lavorare alle brecce esistenti perché nella misura in cui il modello economico e sociale del paese avanza, ci sono elementi da incorporare e attualizzare.

«Partendo da questo abbiamo le linee d’azione per il 2024 che prevedono l’apertura di nuove “Casitas Infantiles” in differenti territori e settori; così come altri servizi d’appoggio alla casa e alternative per la cura degli anziani.

«Si lavorerà anche per conformare la rete degli organismi e delle istituzioni d’appoggio alle donne contadine; per presentare in marzo l’attualizzazione sistematica della rete digitale delle cubane per l’emancipazione delle donne;  per incrementare la formazione sul linguaggio inclusivo e la violenza simbolica nei differenti media di comunicazione –è già uscito un libro su questo –; per le attività d’educazione sessuale e riproduttiva (gravidanza nell’adolescenza), nei centri e nelle istituzioni del  Ministerio d’Educazione (MINED) e nel Ministero d’Educazione Superiore (MES), e per la trasversalizzazione della messa a fuoco di genere nei piani e nei programmi di formazione.

«Inoltre si stimolerà la realizzazione di progetti comunitari con prospettive di genere, sviluppando attività di formazione sistematica sulle nuove norme giuridiche e la loro applicazione, partendo da aspetti contenuto nel PAM e che riguardano le donne».

NEL CONTESTO

Decreto Presidenziale 198/2021. Obiettivo generale del PAM
«Promuovere i passi avanti delle donne e l’uguaglianza dei diritti, le opportunità e le possibilità, contenute nella Costituzione della Repubblica, così come approfondire i fattori obiettivi e soggettivi che come espressione di discriminazione persistono nella società cubana e ostacolano un maggior risultato nell’economico, il politico, il sociale e il familiare, con il fine della loro eliminazione».

ALTRI RISULTATI NELLE AREE D’ATTENZIONE

*S’approva, nel Consiglio dei Ministri, l’apertura di “Casitas   Infantiles” nei centri di lavoro.

*Accordo 9231 del Consiglio dei Ministri, che ha stabilito la Strategia integrale della prevenzione alla violenza di genere e nello scenario familiare.

*Accordo 9040 del Consiglio dei Ministri, sul perfezionamento dei servizi   che si prestano a persone che presentano alcuna invalidità.

*Sono state disegnate strategie di genere adattate alle caratteristiche di ogni settore in tutti gli organismi dell’Amministrazione Centrale dello Stato   (OACE).

* Con l’appoggio del Programma delle Nazioni Unite si sviluppa una campagna di sensibilizzazione. Senza stereotipi di genere, rompe schemi.

*Il MINED approva una Strategia di genere e inclusione dell’   Educazione Tecnica e Professionale.

*Un largo attivismo comunitario per la prevenzione e l’attenzione delle  persone con vulnerabilità.

*È stato mantenuto l’incremento sostenuto delle donne negli incarichi di direzione e nelle responsabilità decisive dello Stato e del Governo

* L’approvazione e la posta in vigore dei Protocolli d’Attuazione, con prospettive di genere del Ministero di Giustizia (MINJUS), la Fiscalia Generale della Repubblica (FGR), il Tribunale Supremo Popolare    (TSP), il Ministero di Salute Pubblica (Minsap) e la Polizia Nazionale Rivoluzionaria (PNR).

*La regolarizzazione dei seminari di sensibilizzazione nelle organizzazioni di base della Federazione delle Donne Cubane (FMC), con temi vincolati alla salute sessuale e riproduttiva.

*La Creazione dell’Osservatorio di Cuba sull’Uguaglianza di Genere. 

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