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Venezuela, il flop delle destre e lo spettro di Pinochet

di Giorgio Cremaschi http://www.lantidiplomatico.it

I golpisti in Venezuela annunciano 7.186.000 votanti, ovviamente con il 98% di SÌ alla destituzione di Maduro.

Peccato che alle elezioni per il parlamento del 2015, quelle svolte sotto il regime da essi definito tirannico, avessero preso più voti.

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La violenza in Venezuela come affare in internet

https://red58.org

Decine di petizioni di “micro patrocinio” o “crowdfunding” (finanziamento collettivo) che gestiscono fondi per la violenza in Venezuela, sono stati attivati, da aprile, da piattaforme basare negli USA.

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Lula condannato, obiettivo raggiunto

Eric Nepomuceno http://www.cubadebate.cu

Il giudice di prima istanza, Sergio Moro, ha condannato l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva a nove anni e sei mesi di carcere. Per inciso, lo inabilitò a ricoprire qualsiasi posto nella pubblica amministrazione per i prossimi 19 anni. La colpa: aver ricevuto, come subornazione, un appartamento di tre piani e poco più di 200 metri quadrati, a Guaruja, una decadente località balneare a circa 70 chilometri da San Paolo, del valore di poco più di 700 mila dollari.

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Venezuela: l’opposizione raddoppia la posta

Atilio Borón http://www.cubadebate.cu

Solo spiriti ingenui possono disconoscere che l’opposizione venezuelana sta attuando una duplice strategia per rovesciare il presidente costituzionale di quel paese. Un settore ha scelto di scatenare la violenza nelle sue varianti più aberranti come forma per installare l’immagine di una “crisi umanitaria” -prodotto della penuria pianificata di prodotti di prima necessità e l’orgia di attacchi, saccheggi, “guarimbas” incendi di persone vive ed attentati con ‘bombe molotov’ a scuole e gli ospedali- che serva da preludio ad una invasione, non meno “umanitaria”, del comando Sud e, applicando la ricetta utilizzata in Libia per rovesciare e linciare Gheddafi, produrre il tanto atteso “cambio di regime” in Venezuela.

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Leopoldo Lopez, un golpista coerente

Roberto Montoya http://www.cubadebate.cu

“Ai militari, che oggi sono nelle strade voglio inviare un messaggio molto chiaro, molto sereno e inquadrato nella nostra Costituzione. Anche voi avete il diritto ed il dovere di ribellarsi, di ribellarsi agli ordini che cercano di reprimere il popolo venezuelano”. Queste sono alcune delle frasi che disse Leopoldo López in uno degli ultimi video che ha registrato, lo scorso giugno, dalla prigione militare di Ramo Verde.

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“Plebiscito” in Venezuela: una consultazione – illegale –

 H. Majano  – Cambiailmondo.org – http://www.lantidiplomatico.it

Per la MUD (Mesa de Unidad Democratica, ovvero il conglomerato politico che si oppone al governo Maduro, ndr) non basta il tempo e non bastano i centri – illegali – adibiti alla consultazione elettorale, che hanno chiamato “plebiscito”. Nel migliore dei casi, la partecipazione a questo voto non supererebbe 2,6 milioni di voti. Questo, nel migliore dei casi, appunto e concentrando al massimo i votanti nelle 9 ore di operazioni che iniziano alle 7 del mattino del 16 luglio 2017.

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Dissidenti cubani a favore del blocco economico

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

I qualificati, eufemisticamente, “dissidenti” a Cuba, creati dalla CIA secondo i documenti declassificati e sostenuti, finanziariamente, dal governo USA, hanno richiesto, per iscritto, al presidente Donald Trump, che mantenga il blocco economico, commerciale e finanziario imposto da Washington, dal 1962, con lo scopo di “debilitare la vita economica di Cuba, negandole denaro e forniture per diminuire i salari reali e monetari, al fine di causare fame, disperazione ed il rovesciamento del governo”, così come propose l’allora vicesegretario di Stato Lester Mallory, il 06/04/1960.

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Cuba mantiene volontà di dialogo con gli USA

“Cuba mantiene la volontà di continuare a negoziare temi bilaterali in sospeso con gli Stati Uniti e di proseguire il dialogo e la cooperazione in temi di interesse comune sulla base dell’uguaglianza e del rispetto alla sovranità”, ha assicurato oggi il presidente Raul Castro.

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Sotto il segno della svastica volò il Condor

Jorge Wejebe Cobo http://razonesdecuba.cubadebate.cu

Terroristi di origine cubana e membri delle reti Gladio organizzati dalla CIA nell’Europa del dopoguerra per affrontare il movimento comunista, sostennero le dittature militari di Cile, Argentina, Paraguay, Bolivia, Uruguay ed El Salvador, e parteciparono direttamente alla realizzazione di attentati contro gli oppositori di questi regimi, come parte dell’Operazione Condor, basata sulla collaborazione degli apparati repressivi delle dittature del Cono Sud per eliminare le forze rivoluzionarie durante i decenni del 1970 e 1980, con il pretesto della teoria della difesa emisferica contro la penetrazione comunista, contenuto principale della dottrina della Sicurezza Nazionale USA.

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Il Premio Nobel Esquivel denuncia il golpismo contro Lula

Geraldina Colotti http://www.lantidiplomatico.it

“No alla prigione per Lula. Abbasso il colpo di Stato”. Sindacati e movimenti si mobilitano, in Brasile, dopo la sentenza che ha condannato in primo grado l’ex presidente Lula da Silva a 9 anni e sei mesi di carcere e all’inabilitazione dai pubblici uffici: per corruzione e riciclaggio nella tangentopoli brasiliana, Lava Jato. Una decisione senza precedenti. E’ la prima volta nella storia del Brasile che un ex presidente è condannato al carcere per corruzione.

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Una condanna politica

È difficile leggere in modo diverso la sentenza del giudice: è una condanna politica, che cerca di dare una frustata in più ad un paese che vive di soprassalti istituzionali da tre anni, in mezzo ad una severa crisi socioeconomica.

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Parla Lula

In una conferenza stampa (anche in diretta Facebook con un enorme seguito) nel pomeriggio italiano di giovedì, l’ex presidente del Brasile Luis Inácio Lula Da Silva, ha respinto, circondato dalla dirigenza del Partito dei Lavoratori, le accuse del giudice Moro che lo ha condannato a nove anni e mezzo in primo grado per presunta corruzione. “Vogliono solo eliminarmi dal gioco politico”, ha dichiarato.

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Venezuela: un golpe non così tanto morbido

 J. F. Rivas Alvarado* http://www.lantidiplomatico.it

Una cosa che è evidente nel confronto attuale condotto in Venezuela, è che l’attuale leadership dell’opposizione, raggruppata nella Mesa de la Unidad Democrática-MUD, cerca di rovesciare il governo del Presidente della Repubblica, Nicolás Maduro Moros. Non crede nel dialogo proposto dal governo né alla mediazione che sia il Vaticano come importanti attori internazionali e regionali della social democrazia hanno offerto.

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L’impegno degli intellettuali nel XXI secolo

Pascual Serrano https://lapupilainsomne.wordpress.com

Intervento nell’ 80 Anniversario del II Congresso degli Scrittori in Difesa della Cultura (celebrato a Valenza, Barcellona, Madrid e Parigi nel 1937 ndt). L’Avana, 10 e 11 luglio 2017

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Perché la Costituente è l’unica soluzione per il Venezuela

di Fabio Marcelli* – il Fatto Quotidiano

Tanti anni fa, era il 1973, vidi un bel film che si proiettava per documentare gli ultimi mesi del Cile di Allende, dal titolo Cuando despierta el pueblo (Quando il popolo si risveglia). Era un film commovente che mostrava le manifestazioni di massa di operai, contadini e studenti a difesa del loro governo. Quegli stessi operai, contadini e studenti che sarebbero caduti a migliaia da lì a poco o costretti a un esilio interminabile da parte di Pinochet, istigato e sostenuto dagli Stati Uniti.

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