La politica USA,Cuba,dissidenza:alleata o impedimento?

Rafael Hernández http://www.lavanguardia.com

https://lapupilainsomne.wordpress.com

raul obama 2Immaginiamo un partito negli USA che promuovesse il cambio verso un sistema politico, economico e sociale simile a quello della Repubblica Popolare di Cina. Che quel partito, o conglomerato di gruppi mancasse di una leadership stabile o definita, di un’ideologia coerente, tranne opporsi all’ordine prevalente negli USA e abbracciare il modello della RPC; e che si autodefinisse come una reale rappresentanza della società nordamericana, anche se non esprimesse il reale interesse di nessun settore sociale in particolare. Supponiamo che il governo cinese, come parte del suo bilancio ufficiale, conceda a questo conglomerato centinaia di milioni di yuan, per favorire quello che si chiamerebbe un progetto di “evoluzione pacifica” verso un modello di paese che comportasse un rapporto intimo con la Cina. Infine, poniamo per caso che la Repubblica Popolare avesse, dove oggi è il Canada, con una popolazione 30 volte maggiore  ed un’economia 233 volte più potente che gli USA, avesse mezzo secolo di pessime relazioni con questo paese e che il suo presidente insistesse per ritrarsi con i leader di questo conglomerato.

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Panama ha  ripetuto la storia

Arthur González – https://heraldocubano.wordpress.com

Nel novembre 2000, Panama ha ospitato il X Vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’America Latina.

posada morteIn  quel momento era presidentessa del paese Mireya Moscoso, che non avrebbe mai potuto immaginare che il presidente di Cuba, Fidel Castro Ruz, avrebbe denunciato al mondo, il complotto di assassinio preparatogli,  in quella città,  dai terroristi e assassini assunti dalla CIA e residenti a  Miami,  rifugio per i criminali contro il popolo cubano e latinoamericano. Tra  gli assassini noti,  per l’eseguire tale crimine, c’era Luis Posada Carriles, autore nel 1976 dell’esplosione in pieno volo di un aereo cubano con 73 persone a bordo, e dell’esplosioni di diverse bombe in alberghi e ristoranti all’Avana,  alla fine degli anni ’90.

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Scomparsa E. Galeano: messaggio Raul e UNEAC

13 aprile del 2015

Stimato Presidente:

Con profondo dispiacere ho saputo della scomparsa del celebre intellettuale rivoluzionario e indimenticabile amico di Cuba, Eduardo Galeano.

Le invio le mie più sentite condoglianze che estendo ai familiari dell’indimenticabile Galeano e al popolo uruguaiano, che ha rappresentato tanto degnamente.

Riceva la testimonianza della mia più alta considerazione.

Raúl Castro Ruz Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri della Repubblica di Cuba

All’Eccelentissimo Signor Tabaré Vázquez Rosas Presidente della Repubblica Orientale dell’Uruguay.

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Dichiarazione Finale del Vertice dei Popoli

cumbrepuebloNella cornice di un dibattito unitario, fraterno e solidale, i partecipanti alle conferenze a i 15 Tavoli di Lavoro del Vertice dei Popoli

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Cuba in (morte di) Galeano

Veronica Abdala – http://www.pagina12.com.ar

galeanoQuesto 13 aprile 2015 è deceduto Eduardo Galeano, scomoda voce lirica dei latinoamericani senza voce. Ecco questo articolo pubblicato dal quotidiano argentino Página 12, nel momento in cui l’Università dell’Avana gli concesse la Laurea Honoris Causa.

“A Cuba, gli esseri umani non sono condannati all’umiliazione”

Eduardo Galeano è stato nominato Dottore Honoris Causa dell’Università di L’Avana, in una cerimonia  “piena di amici e di entusiasmo”.

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Cosa c’è dietro la stretta di mano

http://www.gennarocarotenuto.it

raul obama1È ammirevole il percorso che porta al ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba e di lì alla fine dell’embargo. Barack Obama, tutti i leader latinoamericani, riuniti a Panama nel Vertice delle Americhe, ci hanno tenuto a precisarlo, non è né Bush né Reagan e viene politicamente emendato delle responsabilità dei suoi predecessori. Giova però ricordare che, se Cuba ha partecipato al Summit passando dalla porta principale, non è per una concessione di Obama ma perché gli USA hanno dovuto prendere atto di aver perso il potere di veto in materia.

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