Lo scopo degli yankee è attaccare ogni ingresso di denaro a Cuba

Arthur González

Dal 1959, gli USA si impegnano a far fallire la Rivoluzione cubana, solo perché sfida il potere imperiale e non s’inginocchia ai suoi ordini, come hanno fatto i governi di turno dal 1902.

Il prezzo che devono pagare coloro che assumono posizione sovrane è altissimo e Cuba lo vive da 64 anni con molteplici leggi che la sanzionano e persino terze parti che rischiano ad aiutarla e sfidare gli yankee.

La campagna mediatica più recente è la fabbricazione di una matrice di opinione internazionale, a fronte della presunta mancanza di sicurezza sull’isola, a causa dell’aumento di rapine e aggressioni a persone a Cuba; disegnando uno scenario dantesco inesistente al fine di terrorizzare turisti e visitatori, con il malsano scopo di tagliare le entrate di valuta estera al Paese, campagna iniziata anni fa e che ora si sta intensificando.

L’amplificazione di fatti e persino la costruzione di altri, si trova, quotidianamente, su diversi siti delle reti sociali, con fatti falsi come quello che “le prostitute non hanno più la sicurezza di fare il loro lavoro per strada”.

In che tempo sono rimasti quelli che assicurano una tale menzogna?

Da quando esiste Internet, le prostitute si fanno pubblicità sulle reti senza dover stare in un crocicchio ma per fabbricare menzogne contro Cuba, tutto va bene.

Se c’è un Paese che manca di sicurezza, sono proprio gli USA, per il numero di assalti, rapine, omicidi e sparatorie, che fanno centinaia di morti e feriti ogni giorno, senza che esista alcuna campagna mediatica per impedire ai turisti di visitare Miami o altre città.

L’insicurezza negli USA ha raggiunto un punto tale che oltre il 50% degli insegnanti ritiene che il possesso di un’arma da fuoco porrebbe gli studenti in una posizione di maggiore sicurezza nelle scuole, risultato rivelato da un sondaggio condotto dalla RAND Corporation del Dipartimento della Difesa, nell’ottobre e novembre 2022, a seguito delle frequenti sparatorie che avvengono nelle scuole di quel Paese, che lasciano un bilancio di decine di morti e feriti.

A ciò si aggiungono le molestie sessuali e la vendita e il consumo di droga nelle scuole, cosa che dimostra l’insicurezza che esiste nel Paese delle “libertà”.

A Cuba questi casi non esistono e sebbene ci sia un aumento di alcuni reati, la sicurezza civica è molto alta rispetto ad altri paesi, cosa che gli yankee vogliono alterare per tagliare l’ingresso dei turisti, come parte dell’aumento delle azioni di guerra economica per uccidere di fame e malattie il popolo e riaffermare la propria tesi del presunto stato fallito.

Perché coloro che si prestano a costruire campagne anticubane non dicono che a sole 90 miglia da Cuba ci sono 57 volte più sparatorie nelle loro scuole rispetto al resto di tutte le nazioni industrializzate messe insieme?

Per avere un’idea chiara della differenza con Cuba in termini di sicurezza personale dei cittadini, viene esemplificata dal fatto che, solo nei primi sei mesi del 2021, negli USA sono state ufficialmente registrate 293 sparatorie di massa, che hanno lasciato decine di morti e feriti; poiché nonostante abbiano meno del 5% della popolazione mondiale, hanno il 31% delle sparatorie di massa nel mondo.

Per questo si afferma che gli yankee hanno 51 volte più probabilità di morire per colpi di armi da fuoco rispetto agli inglesi, situazione che non esiste sull’isola di Cuba, assediata dalle campagne nemiche.

Coloro che si impegnano nello screditare Cuba e inventano la mancanza di sicurezza nelle sue strade, non dicono che negli USA ogni 11 minuti muore una persona a causa della violenza armata, principale causa di morte di bambini e giovani adulti, secondo uno studio della Johns Hopkins University, dove si afferma che quasi 50000 cittadini muoiono, ogni anno, a causa di attacchi con armi da fuoco.

Visitare una discoteca in qualsiasi città USA è un rischio per la vita, come è avvenuto l’11 giugno a Houston, in Texas, dove più di sei giovani sotto i 30 anni sono rimasti feriti in una sparatoria in un locale. Questo non accade a Cuba perché la tranquillità è totale, benché vogliano distorcere la realtà.

Il 6 giugno di quest’anno, 2023, due persone sono morte e altre cinque sono rimaste ferite, a Richmond, Virginia, durante una sparatoria avvenuta al termine di una cerimonia di diploma di scuola superiore. Quello stesso giorno a Hollywood, Florida, sei adulti e tre bambini sono rimasti feriti durante uno scontro tra due gruppi, in una zona vicino alla spiaggia. Tra gli arrestati per la sparatoria ci sono due minori di 18 anni.

Una sparatoria all’1:45 il 18 giugno 2023, avvenuta all’interno di un edificio nel centro di St. Louis, Missouri, ha causato la morte di un minore e nove persone sono rimaste ferite, secondo informazioni del Dipartimento di Polizia Metropolitana di St. Louis.

Le aggressioni sessuali a Miami sono quotidiane, situazione che indica l’insicurezza che esiste in quella città, come quella riportata dall’Unità Vittime Speciali della Polizia di Miami, con protagonista l’ex campione di Ultimate Fighting, Conor McGregor, dopo la partita della finale NBA, tra Miami Heat e Denver Nuggets, su una donna che si trovava in un bagno del Kaseya Center il 16 giugno 2023.

Quelli che organizzano campagne mediatiche pagate per spaventare coloro che desiderano recarsi a Cuba e bloccare l’ingresso di valuta estera, attraverso dichiarazioni secondo cui “c’è pericolo per le strade dell’isola”, devono rivedere gli eventi che vengono pubblicati, quotidianamente, sulla stampa della Florida, affinché sappiano cosa vuol dire vivere nella totale insicurezza, e spieghino che, a differenza di quanto accade lì, a Cuba c’è tranquillità ed i visitatori possono godersi le loro vacanze, con l’ospitalità dei cubani e riposarsi nelle sue bellissime spiagge con acque trasparenti e pulite.

Ragione aveva José Martí quando affermava “Il falso può abbagliare, ma solo il sincero può vivere”.


El propósito yanqui es atacar toda entrada de dinero a Cuba

Por Arthur González

Desde 1959, los Estados Unidos se empeñan en hacer fracasar a la Revolución cubana, sólo por desafiar el poderío imperial y no arrodillarse a sus órdenes, como hicieron los gobiernos de turno desde 1902.

El precio que deben pagar quienes asuman posiciones soberanas es bien alto y Cuba lo vive desde hace 64 con múltiples leyes que la sancionan e incluso a terceros que se arriesguen a ayudarla y desafiar a los yanquis.

La campaña mediática más reciente es la fabricación de una matriz de opinión internacional, ante de la supuesta falta de seguridad en la Isla, debido al incremento de robos y asaltos a personas en Cuba, dibujando un escenario dantesco inexiste para aterrorizar a los turistas y visitantes, con el malsano propósito de cortar la entrada de divisas al país, campaña que se inició hace años y ahora se intensifica.

La amplificación de hechos e incluso la construcción de otros, se encuentra a diario en diferentes sitios de las redes sociales, con hechos falsos como que “las prostitutas ya no tienen seguridad para hacer su trabajo en las calles”.

¿En qué tiempo se quedaron los que aseguran tal mentira?

Desde que existe internet, las prostitutas se anuncian por las redes sin necesidad de estar en una esquina, pero para fabricar mentiras contra Cuba, todo vale.

Si algún país carece de seguridad es precisamente Estados Unidos, por la cantidad de asaltos, robos, asesinatos y tiroteos, que dejan a diario cientos de muertos y heridos, sin que existan campañas mediáticas para evitar la visita de turistas a Miami u otras ciudades.

A tal punto ha llegado la inseguridad en Estados Unidos, que más del 50 % de los profesores consideran que portar un arma de fuego, situaría a los alumnos en una posición de mayor seguridad en las escuelas, resultado que arrojó una encuesta realizada por la RAND Corporation del Departamento de Defensa, en octubre y noviembre de 2022, producto de los frecuentes tiroteos que se producen en las escuelas de ese país, que dejan un saldo de decenas de muertos y heridos.

A eso se le suman los acosos sexuales y la venta y consumo de drogas en los centros escolares, algo que demuestra la inseguridad que existe en el país de las “libertades”.

En Cuba estos casos no existen y aunque hay un aumento de ciertos delitos de criminalidad, la seguridad ciudadana es muy elevada en comparación con otros países, algo que los yanquis quieren alterar para cortar la entrada de turistas, como parte del incremento de las acciones de guerra económica para matar de hambre y enfermedades al pueblo y reafirmar su tesis del supuesto estado fallido.

¿Por qué quienes se prestan para construir campañas anticubanas, no dicen que a solo 90 millas de Cuba existen 57 veces más tiroteos en sus escuelas, que el resto de todas las naciones industrializadas juntas?

Para tener una idea clara de la diferencia con Cuba en cuanto a la seguridad personal de los ciudadanos, se ejemplifica con el hecho de que, sólo en los primeros seis meses del 2021, en los Estados Unidos se registraron oficialmente 293 tiroteos masivos, que dejaron decenas de muertos y heridos, pues a pesar de que tienen menos del 5% de la población global, poseen el 31% de los tiroteos masivos en el mundo.

Por eso, se afirma que los yanquis tienen 51 veces más probabilidades de morir por disparos que los británicos, situación que no existe en la isla de Cuba, asediada por las campañas enemigas.

Quienes se empeñan en desacreditar a Cuba e inventan la falta de seguridad en sus calles, no dicen que en los Estados Unidos, cada 11 minutos fallece una persona debido a la violencia armada, principal causa de muerte de niños y adultos jóvenes, según un estudio de la Universidad Johns Hopkins, donde se afirma que anualmente fallecen casi 50 mil ciudadanos por ataques con armas de fuego.

Visitar un centro nocturno en cualquier ciudad de Estados Unidos, es un riesgo para la vida, como el caso del 11 de junio en Houston, Texas, donde más de seis jóvenes menores de 30 años, resultaron heridos por un tiroteo en un club. Eso en Cuba no sucede porque la tranquilidad es plena, aunque quieran deformar la realidad.

El pasado 6 junio de este año 2023, dos personas murieron y otras cinco resultaron heridas, en Richmond, Virginia, durante en un tiroteo ocurrido al finalizar la ceremonia de graduación de una escuela secundaria. Ese mismo día en Hollywood, Florida, seis adultos y tres niños resultaron heridos durante un enfrentamiento entre dos grupos, en una zona cerca de la playa. Entre los detenidos por el tiroteo hay dos menores de 18 años.

Un tiroteo a la 1:45 a.m. del 18 de junio 2023, ocurrido dentro de un edificio en el centro de San Luis, Missouri, causó la muerte de un menor y nueve personas resultaron heridas, según informaciones del Departamento de Policía Metropolitana de San Luis.

Las agresiones sexuales en Miami son cotidianas, situación que indica la inseguridad que existe en esa ciudad, como la reportada por la Unidad de Víctimas Especiales de la Policía de Miami, protagonizada por el ex campeón de Ultimate Fighting, Conor McGregor, después del partido de las finales de la NBA, entre el Miami Heat y los Denver Nuggets, sobre una mujer que estaba en un baño del Kaseya Center, el 16 de junio del 2023.

Quiénes organizan campañas mediáticas pagadas para asustar a los que deseen viajar a Cuba y cortar la entrada de divisas, a través afirmaciones de que “existe peligro en las calles de la Isla”, deben revisar los sucesos que a diario se publican en los medios de prensa de Florida, para que conozcan lo que es realmente vivir con inseguridad total, y expliquen que, a diferencia con lo que allí sucede, en Cuba hay tranquilidad y los visitantes pueden disfrutar de sus vacaciones, con la hospitalidad de los cubanos y descansar en sus hermosas playas de transparentes y limpias aguas.

Razón la de José Martí cuando afirmó «Lo falso puede deslumbrar, pero vivir solo puede lo sincero»

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