
Pedro Jorge Velázquez https://bufasubversiva.wordpress.com
C’è un “detto popolare” che tutti conosciamo e che mi serve, che calza come un guanto, per iniziare questo commento:
– Toccami Roque, toccami Roque, toccami Roque …
E quando Roque tocca: –Mamma, Roque mi sta toccando.
Qualcosa di simile, ma con migliaia di esempi da mettere su questa tavola di fine anno, è il gioco che la stampa iscritta a bilancio non statale ha iniziato diversi anni fa a Cuba. Smettiamo con imbrogli ed eufemismi: non chiamiamola più “stampa indipendente” perché non lo e mentiamo a noi stessi. Quella stampa non è indipendente. Quella stampa non è alternativa. Quei media che oggi si articolano intorno al nostro suolo formano una stampa dipendente dal denaro di un’organizzazione (NED, Open Society, ecc.) o di un magnate che dall’esterno del nostro paese dice e detta come e perché si fa, ecco perché propongo di chiamarla stampa preventivata a bilancio non statale. (più lungo, ma si adatta).
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