Operazione Patty (II)

I.V. Rodriguez https://elblogdeisraelvaldes.wordpress.com

link alla I parte

raul ovenCome evidente prova della diretta partecipazione delle autorità USA in questa Operazione segnaliamo, che il capitano Cael F. Schenweis, che fu capo della Base Navale Yankee fino a poco prima di questi eventi,  fu uno dei più attivi organizzatori delle aggressioni progettate nell’Operazione, sino al punto di rendersi evidenti alcune contraddizioni tra gli elementi della CIA e del Pentagono, sulle procedure da seguire. Si ipotizza che ciò motivò la sostituzione di questo ufficiale col contrammiraglio Joseph Odonell, ex direttore dell’Ufficio dell’Estremo Oriente.

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ALBA discute temi di sovranità regionale

albaLa ministra delle Relazioni Estere del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha affermato che i ministri degli Esteri dell’ALBA-TCP accorderanno piani speciali per difendere la sovranità dell America Latina di fronte alle aggressioni contro la pace della regione.

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Interscambi universitari

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Cuba: sfide del disgelo che viene dal Nord

Marina Zenobio http://popoffquotidiano.it

maleconLa normalizzazione nelle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti sta impegnando Cuba a vincere la diffidenza di chi è stato per anni educato ad affrontare grandi sfide, a resistere contro il nemico vicino e potente, a costruire un modello di socialismo efficiente, sostenibile e inclusivo, a diminuire il divario delle disuguaglianze sociali.

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50 verità sulla dittatura di Fulgencio Batista (II)

Salim Lamrani – http://operamundi.uol.com.br (link alla I parte)

batista_altares24726. Fidel Castro, che firmò un’alleanza con il Direttorio Rivoluzionario nella lotta contro Batista, era in disaccordo con l’assassinio politico: “Eravamo contro Batista ma non abbiamo mai cercato di organizzare un attacco contro di lui e avremmo potuto farlo. Era vulnerabile. Era  molto più difficile combattere contro il suo esercito nelle montagne o provare a prendere una fortezza che era difesa da un reggimento. Quanti c’erano nella caserma Moncada, quel 26 luglio 1953? Quasi un migliaio di uomini, forse di più. Preparare un attacco contro Batista ed eliminarlo  era dieci o venti volte più facile, ma non l’abbiamo mai fatto. Forse il tirannicidio  è servito qualche  volta nella storia per fare la rivoluzione? Nulla cambia nelle condizioni oggettive che generano una tirannia […] Non abbiamo mai creduto nell’omicidio dei leader […], non credevamo che si annullava o si liquidava  un sistema,  eliminando i suoi leader. Combattevamo le idee  reazionarie, non gli uomini”.

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