Tag Archives: brasile

Addio, paese mio. Addio

Eric Nepomuceno – https://nostramerica.wordpress.com

Ieri, dopo aver votato, siamo andati –la mia compagna da quaranta anni, nostro figlio ed io- da “Alvaro’s”, per mangiare un boccone e vivere l’emozione di aver votato per un futuro nel quale crediamo e che era minacciato.

Nella seconda metà degli anni sessanta, in piena dittatura e poi fino al ritorno della democrazia, “Alvaro’s”, un baretto di quartiere, è stato il punto d’incontro di artisti e di gente progressista.

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Bolsonaro, il Moscovici di Sao Paulo che piace ai ‘sovranisti’ italiani

Bolsonaro sarà un mero esecutore delle direttive di politica economica note come Washington Consensus. Ovvero taglio alla spesa pubblica, contrazione dei diritti economici e sociali, deregulation, privatizzazioni selvagge, apertura al liberismo più sfrenato

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Jair Bolsonaro: citazioni

Dario Tamburrano

Brasile. Vince Bolsonaro. Diversi milioni di esseri umani si troveranno a vivere sotto questo barbaro che avrà tra le altre cose anche la responsabilità di amministrare l’Amazzonia (e i suoi nativi).

Non stiamo messi molto bene.

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Jair Bolsonaro ha vinto, e il Brasile?

Il reazionario della destra più oltranzista  Jair Bolsonaro, ha ricevuto il 55,20 per cento e Fernando Haddad il 44,80 per cento,  ha riportato  Telesur, un risultato  che rappresenta il ritorno del Brasile all’estrema destra dopo la fine della dittatura nel 1985.

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Otto chiavi per comprendere le elezioni in Brasile

Katu Arkonada https://lapupilainsomne.wordpress.com

Questa domenica si celebra il secondo turno delle elezioni in Brasile, ed in caso trionfasse il vincitore al primo turno, Jair Messias Bolsonaro, potrebbe completarsi un circolo che ha avuto inizio con l’impeachment contro Dilma Rousseff ed è continuato con l’incarcerazione senza prove, di Luiz Inácio Lula da Silva.

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Lula, il grande assente

Emir Sader*|alainet.org – Marx21.it

Il fattore che alla fine si è dimostrato decisivo nel risultato del primo turno delle elezioni in Brasile è rappresentato dalla persecuzione di Lula. Se no, Lula sarebbe stato eletto presidente del Brasile già nel primo turno, domenica scorsa, secondo tutti i sondaggi e secondo tutti i commentatori.

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L’America Latina cammina sulle macerie di progetti falliti

William Serafino http://misionverdad.com

L’ascesa di figure come Jair Bolsonaro in Brasile non risponde a una situazione strettamente brasiliana. La polarizzazione tra settori nazionalisti, considerati come neofascisti, e progressisti inclinati verso la socialdemocrazia e la sinistra, riafferma una cruda realtà: la dipendenza dell’America Latina dagli USA, oltre ad essere economica o produttiva, è spirituale.

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La via al potere del fascista neoliberale brasiliano

James Petras – http://aurorasito.altervista.org

La decisiva vittoria elettorale del candidato presidenziale brasiliano di estrema destra Jair Bolsonaro ha sorpreso politici ed analisti dei partiti tradizionali di sinistra e di destra. Le possibili implicazioni per il presente e il prossimo futuro solleva una serie di domande fondamentali, sia che rappresenti un “modello” per altri Paesi o sia il risultato delle circostanze specifiche del Brasile. Proseguiremo descrivendo gli eventi e le politiche socio-economici del Brasile che hanno portato alla nascita del regime autoritario e neoliberista di Bolsonaro. Discuteremo poi se circostanze simili emergono altrove e se la politica democratica popolare anti-autoritaria sfida tale minaccia. Concluderemo valutando il futuro dei regimi di estrema destra e dei loro nemici.

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Un condor neoliberale sull’America Latina

Elson Concepción Pérez http://www.granma.cu

Nel decennio degli anni ’70 fu l’Operazione Condor, organizzata dalla CIA e dal governo USA, la forma usata per impiantare dittature militari nelle nazioni del Sud America.

I governi democratici di quel tempo furono rovesciati e i partiti politici di sinistra, storicamente abituati a lottare dall’opposizione, non riuscirono a serrare i ranghi e ad affrontare uniti la valanga fascista che si impose e che lasciò migliaia di morti e scomparsi.

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Brasile: quando la speranza non basta

Iroel Sánchez  https://lapupilainsomne.wordpress.com

Quindi, a che serve dire la verità sul fascismo che si condanna se non si dice nulla contro il capitalismo che lo origina? Una verità di questo tipo non riporta alcuna utilità pratica.

Essere contro il fascismo senza essere contro il capitalismo, ribellarsi contro la barbarie che nasce dalla barbarie, equivale a reclamare una parte del vitello ed opporsi a sacrificarlo.

Bertolt Brecht, Le cinque difficoltà nel dire la verità

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La decisione del popolo,il futuro di un paese

Daina Caballero

L’anima del Brasile è differente e questo lo riflette il duello elettorale della prima tornata di domenica 7 tra Jair Bolsonaro (che ha ottenuto il 46,03% dei voti validi) e Fernando Haddad (col 29,28%).

Ogni voto della seconda tornata di elezioni che si realizzerà il 28 ottobre sarà un attentato o un impulso per la democrazia del gigante sudamericano.

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Brasile: le ragioni della vittoria di Bolsonaro

Bruno Sgarzini, Mision Verdad – http://aurorasito.altervista.org

Inedito è il processo che portava a queste elezioni, così come i risultati e il panorama dopo il primo round segnato da eventi simbolici. 48 milioni di brasiliani hanno votato per Jair Bolsonaro; 30 milioni Fernando Haddad del PT; e 13 milioni da Ciro Gómez del partito democratico laburista. Un paese dipinto nel nord del rosso ptista, e al centro-sud del verde bolsonarista, con le principali città sotto il suo rigido controllo elettorale. Queste sono alcune note di tale processo, che essendo inedite, è impossibile analizzare in modo lineare e convenzionale.

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Nasce un mostro

Atilio Borón  http://www.cubadebate.cu

In una taverna maleodorante dei bassifondi di Monaco, del primo dopoguerra, un caporale smobilitato dell’esercito imperiale austriaco -fallito come pittore e ritrattista- cercava di guadagnarsi la vita scommettendo con gli ubriachi del locale che non riuscivano a colpirlo, con il loro sputo, da distanza di tre metri.

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Bolsonaro, un Pinochet 2.0

di Fabrizio Verde https://www.lantidiplomatico.it

La vittoria al primo turno del candidato di estrema destra Jair Bolsonaro ha provocato una serie di commenti sballati che hanno il pregio di mostrare ancora una volta quanto sia approssimativo e preconcetto il parametro di giudizio sugli esteri nel nostro paese.

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Lula chiede di votare per Haddad come regalo di compleanno

L’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha chiesto oggi ai brasiliani di votare, domenica prossima, per il candidato presidenziale del Partito dei Lavoratori (PT), Fernando Haddad, come regalo per il suo compleanno.

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