Matanzas – Il Centro degli Studi Martiani custodisce un prezioso documento considerato il primo manoscritto conservato tra i molti scritti da José Martí, redatto esattamente 155 anni fa.
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La linea avanzata di Céspedes, Mariana, Martí e Fidel
Come in una linea di combattimento avanzata, dove il loro esempio e le loro idee divengono uno scudo della Patria, si sono uniti Céspedes e Mariana a Martí e Fidel, nel cimitero Santa Ifigenia, della Città Eroina, nel 149º anniversario del’inizio delle nostre guerre d’indipendenza.
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Non lasceremo che la luce della Rivoluzione cubana si spenga
Abel González Santamaría http://www.cubadebate.cu/opinion
L’11 settembre segna il 58 anniversario di un’importante conferenza pronunciata dal comandante Raul Castro Ruz alla Casa de las Américas. Quel giorno, del 1959, con voce ferma ed energica, ha trasmesso un trascendentale messaggio della Rivoluzione cubana ai popoli latino-americani e caraibici: “L’entusiasmo delle masse latino-americane per la Rivoluzione cubana si mantiene, si riafferma ed estende a causa, principalmente, del suo carattere, della sua profondità, che è una Rivoluzione radicale del popolo; una Rivoluzione che, tanto nel politico che economico e sociale, va alla radice dei mali dei nostri popoli e produce profonde, decisive e storiche trasformazioni.
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Fidel e Raúl, comunione di idee
Eusebio Leal http://www.cubadebate.cu
Frammenti del prologo del libro ‘Raul Castro e Nostra America. 86 discorsi, interventi e dichiarazioni’.
Ho letto con meditata attenzione le pagine di questo libro che contiene frammenti di 86 discorsi, discorsi, interventi e dichiarazioni di Raúl Castro Ruz su vari aspetti della politica internazionale, la realtà di Cuba in quel contesto, lo sviluppo economico e sociale del paese e la trascendenza del pensiero rivoluzionario.
Raul e Maduro omaggiano Fidel e José Martì
Coloro che incappucciarono Marti
Yoerky Sánchez Cuéllar http://www.cubadebate.cu
Non gli è stato sufficiente bruciare la bandiera cubana in un viale in Venezuela. Mani infami, preda dell’odio e dell’irrazionalità umana, hanno oltraggiato, giorni dopo, il monumento a Marti che si erige nel quartiere di Caracas di Chacaíto, dove il Maestro alza il suo braccio redentore e dalla sua altezza morale eleva la nozione di bene e l’utilità della virtù.
Lo sceicco Trump e José Martì
Justo Cruz https://lapupilainsomne.wordpress.com
Che cosa hanno in comune la visita di Donald Trump in Arabia Saudita, il suo messaggio a Cuba, la crisi in Venezuela e l’ideologia anti-imperialista di José Martí?
Martí, vincitore della morte
Non cercava la morte come alcuni suppongono sbagliandosi, anche se sapeva che in una guerra è una possibilità ricorrente. Non risulta illogico quindi che nella sua corrispondenza dalla manigua con il suo amico messicano Manuel Mercado, affermasse: «Posso già scrivere (…) che tutti i giorni sono in pericolo di dare la mia vita per il mio paese».
Perchè Cuba ha vinto tutte le battaglie
A L’Avana, nella splendida piazza de Armas, tra palazzi antichi e mercatini permanenti di libri contornati da giardini e palme spicca al centro la statua di Carlos Manuel De Cespedes che nella storia di Cuba è chiamato “Il padre della Patria”.
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II Dichiarazione Avana: la vera ed irrinunciabile indipendenza
Dal 22 al 31 gennaio 1962 -a Punta del Este, Uruguay- si svolse l’ VIII Riunione di Consultazione dei Ministri degli Esteri che fu convocata dal Consiglio Permanente dell’OSA con il vile scopo di promuovere nuove sanzioni economiche e politiche contro il Governo Rivoluzionario cubano.
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Due uomini universali in una sola storia
In occasione del 164º anniversario della nascita del nostro Apostolo, ieri martedì 24, il Dottore in Scienze Storiche Mario Mencía Cobas ha offerto nella Casa dell’Alba Culturale la conferenza: “Martí nell’essenza patriottica del pensiero e della pratica rivoluzionaria di Fidel Castro”.
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Il nostro patrimonio
Graziella Pogolotti http://www.granma.cu
Le ricerche sul tema dell’identità insistono nel cercare le radici di ciò che siamo nelle nostre più remote origini fondamentalmente europee ed africane. Da queste premesse derivano alcune impronte culturali. Le fonti nutritive della formazione di un popolo fermentano e maturano nel tempo per formare l’humus, sempre rinnovato, che alimenta le nostre radici. L’idioma che parliamo ci venne dalla Spagna con qualche impronta andalusa. Al vivere tra noi andò acquisendo intonazione, sfumature ed un accompagnamento gestuale che lo rende inconfondibile.
L’ultima concordanza di Che Guevara e José Martí
Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com
In un’inedita intervista effettuata nel febbraio 1964, che andrà in onda in due parti, il 19 e 26 gennaio, nel nostro programma televisivo ‘La pupila asombrada’, al Comandante Che Guevara viene chiesto circa “i due problemi principali” di Cuba.
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Fidel Castro: un leader politicamente scorretto
Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com
È stata così innascondibile l’impressionante reazione di dolore ed impegno del popolo cubano per la morte di Fidel che alcuni media si sono dedicati ad interpretarla e svalutarla per poi vendere l’idea di un paese minato dall’incertezza e dallo scoraggiamento, “senza riferimenti”. La diagnosi e dietro la profezia che desiderano si autoavveri: “Cuba è così congelata nel tempo che qualsiasi cambiamento arrivi, dovrà essere brusco per essere efficace”.
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Un almendrón, due bandiere?
Messe davanti al parabrezza della macchina, rappresentano le opzioni, i simboli da scegliere
Enrique Ubieta Gomez http://www.granma.cu
Non c’è miglior luogo di lavoro per un sociologo che il sedile posteriore di un almendrón (auto USA degli anni ’50 adibita a taxi) che ‘naviga’ per le strade di L’Avana. Schiacciato tra un’enorme signora con una bambina che hanno vestita da adulta -labbra dipinte, collana di perline e pantaloncini aderenti- e un giovane che guarda svogliato fuori dal finestrino, ma indossa un camice bianco ordinatamente piegato sulle gambe, osservo e ascolto ciò che accade.