Un tavolo pieno di squisitezze non è stato toccato nella colazione del 27 giugno 2002 per via dell’inappetenza e della micragna. Dev’essere avvenuto a George Walker Bush, nella Casa Bianca, di prima mattina, con la notizia che il popolo cubano aveva proclamato la sua costituzione il giorno prima: «Cuba non tornerà mai più al capitalismo»
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Gli USA e la loro poca immaginazione
Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com
Gli yankee hanno inventato così tante menzogne contro la Rivoluzione cubana, dal 1959, che non hanno più immaginazione creativa per costruire altre falsità per accusare Cuba.
Dagli omicidi, torture, false leggi per privare i genitori della patria potestà dei loro figli, inventate violazioni dei diritti umani, fabbricazione di oppositori che risultarono essere degli approfittatori del denaro che gli assegnano per le loro provocazioni ed alla fine cercano solo i modi per ottenere un visto come rifugiati politici ed essere mantenuti dal governo USA.
USA e l’esodo centroamericano
Ángel Guerra Cabrera https://lapupilainsomne.wordpress.com
L’esodo di centroamericani, principalmente verso gli USA, è stato reso visibile dall’attuale carovana che attraversa il Messico, ma è un fenomeno di lunga data.
Mandela e Chavez, un’eredità comune
Un altro centenario, quello di Nelson Mandela. Un’altra abbuffata di retorica in un mondo abituato a calpestare in concreto parole di cui si riempie la bocca torcendone il significato. Come altri grandi del Novecento –il secolo dei rivoluzionari, che si sono spezzati le unghie grattando sotto la vernice– anche Madiba è diventato un’icona post-moderna, spendibile persino in questa Europa delle gabbie, dei confini e dei muri, senza nulla intaccare. Un’icona per magliette in quest’Italia ipocrita e securitaria che ha imposto ai prigionieri politici più galera di quella scontata da Mandela, che continua a torturare in nome di “legalità e pace”, o che inalbera con arroganza la bandiera dell’esclusione.
Trump, sulla strada di W. Bush?
Omar Pérez Salomón – https://lapupilainsomne.wordpress.com
Lo scorso 8 novembre, il governo USA ha annunciato ulteriori restrizioni per i cittadini di quel paese interessati a fare affari e viaggi a Cuba, in conformità con il memorandum presidenziale, firmato il 16 giugno di quest’anno a Miami dall’attuale inquilino della Casa Bianca, che, unilateralmente, sopprime la maggior parte dei progressi raggiunti durante il mandato del suo predecessore Barack Obama.
Gli dolga o no Trump
15 anni dal dichiarare irrevocabile il Socialismo a Cuba
Enrique Rivero Atienzar – http://www.cubadebate.cu
Coloro che hanno sognato dalla fine del XIX secolo e conservano, nel XXI secolo, l’arcaica idea di annettersi Cuba hanno visto crollare, davanti ai loro occhi, quella chimera; crollo frutto del solido buon senso del popolo e della forza della Riforma Costituzionale approvata il 26 giugno 2002 dall’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, che sovranamente sottoscrisse il carattere irrevocabile del socialismo a Cuba, espanso da una estremità all’altra dell’arcipelago.
Cuba e USA prima di Girón (Parte I)
Fabián Escalante https://lapupilainsomne.wordpress.com
“Fidel Castro, sotto l’influenza dei suoi più stretti collaboratori, in particolare suo fratello Raul e Che Guevara, si sono converti al comunismo. Cuba si prepara ad esportare la sua rivoluzione in altri paesi dell’emisfero e generalizzare la guerra contro il capitalismo “.1
L’anti-imperialismo non è un tovagliolo
Luis Toledo Sande https://lapupilainsomne.wordpress.com
In risposta ad un avversario -su cui non si soffermerà questo articolo, tra le altre ragioni perché ha già meritato molte altre confutazioni-, Atilio Boron ha fatto riferimento all’America Latina e Caraibi e, nell’area, a “settori minoritari della nostra società che ancora credono nell’eternità e nel carattere inespugnabile dell’impero americano, come se fosse una maledizione biblica d’inesorabile concrezione”.
Pastori per la Pace sotto attacco
Gail Walker: A prescindere dalla sanzione che ci imponga il governo USA, staremo con Cuba
Rosa Miriam Elizalde http://www.cubadebate.cu
Anche se molte volte hanno cercato di trattenere alla frontiera del Messico, il carico umanitario verso Cuba, l’organizzazione Pastori per la Pace mantenne, ininterrottamente, le sue carovane verso l’isola dal 1992, anche negli anni più bui dell’amministrazione Bush.
Cubainformacion: $ e porte girevoli
Le aggressioni, provocazioni ed infamie di José Basulto
http://percy-francisco.blogspot.it
Ieri è comparso lacrimante davanti ai media che hanno dato copertura mediatica ad un altro anniversario dell’incidente del 24 febbraio 1996 che provocò, come risultato, l’abbattimento di due aerei dei Fratelli al Salvataggio (Hermanos al Rescate). Basulto, cinicamente, si è prestato a rivivere questo evento con cinismo e spudoratezza. Cosa fu ciò che realmente avvenne? Chi è questo sinistro personaggio? Perché è stato un complice dell’aggressione CIA contro Cuba e continua a vivere impunito nonostante i suoi crimini? Offro ai miei lettori l’assoluta verità su questi fatti in un vecchio lavoro risalente al 2003.
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Panama, dicembre 1989
Alessandra Riccio https://nostramerica.wordpress.com
Era il 1989, era la settimana di Natale, ma a Cuba, allora, il Natale era in disuso. Ci si preparava invece a festeggiare il 1 gennaio, anniversario della fuga di Batista dall’Avana e dell’arrivo dei barbudos in città, insomma, il trentesimo anniversario della Rivoluzione cubana.
Una legge diabolica
Alessandra Riccio https://nostramerica.wordpress.com
Pensate che assurdo: dopo aver sopportato per decenni gravose limitazioni alla possibilità di viaggiare, imposte da una storia singolare e spietata, i cittadini cubani hanno adesso la libertà assoluta di andare dove vogliono e quando vogliono. Sempre che ne abbiano i mezzi e che ci siano paesi disposti ad accoglierli senza visto.
L’imperialismo ridisegna la cospirazione
https://miradasencontradas.wordpress.com
La recente dichiarazione di Hillary Clinton contro i governi di Cuba e Venezuela, è anche un appello ai governi della regione ad assumere nuovi impegni per il progetto imperialista nella regione. L’ex Segretaria di Stato parla a nome della potenza USA nel suo complesso, che rifiuta ogni progetto d’integrazione perché vuole un’America Latina servile e divisa.