Nel 1950, il senatore dello Stato del Wisconsin, Joseph McCarthy, nell’ambito del Comitato per le Attività Antiamericane, diede avvio a una caccia contro attivisti e militanti di sinistra. Tale persecuzione si collocava nel contesto del panico generato dai riusciti test nucleari sovietici. Fino ad allora, gli USA detenevano il monopolio nucleare, legittimato dai massacri di Hiroshima e Nagasaki. La diffusione delle prove nucleari realizzate a Semipalatinsk e il trionfo della rivoluzione cinese guidata da Mao Zedong coincisero nel 1949. Entrambi gli eventi alimentarono la paranoia anticomunista che portò alla condanna a morte dei coniugi Ethel Greenglass Rosenberg e Julius Rosenberg, nel 1953, accusati di aver trapelato informazioni riservate sull’infrastruttura nucleare.
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Schiavitù moderna
In un esercizio di cinismo diplomatico che rasenta il grottesco, il governo USA accusa Cuba di “schiavitù moderna” per la sua cooperazione medica internazionale, mentre pratica, alla luce del sole e con apparente copertura legale, forme brutali di tratta istituzionalizzata contro migranti latinoamericani.
Perché Trump?
Radiografia del sequestro di Maikelys Espinoza negli USA
La criminalizzazione dei migranti venezuelani raggiunge nuovi limiti
Il caso della bambina venezuelana Maikelys Antonella Espinoza Bernal, separata dai genitori nel 2024 e successivamente trattenuta dal governo del presidente USA Donald Trump, è un esempio eloquente delle accuse mosse contro i migranti venezuelani con il pretesto che apparterrebbero alla banda del Tren de Aragua (TdA).
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La lunga storia d’illegalità della politica USA in America Latina
Sembra che tutta la disonorevole storia dell’illegalità USA in America Latina si concentri nella vicenda di Kilmar Ábrego García: l’uomo la cui deportazione illegale in El Salvador e incarcerazione nel Centro di Confinamento del Terrorismo (Cecot) ha suscitato indignazione negli USA tra i difensori dei diritti umani e gli oppositori dell’amministrazione Trump.
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Trump insiste nel delirio del Tren de Aragua
Zero prove, zero processi e tante fake news
Lo scorso martedì 29 aprile, il presidente USA, Donald Trump, ha insistito, senza prove né evidenze empiriche, sull’affermazione che il governo del Venezuela avrebbe inviato il gruppo criminale Tren de Aragua (TdA) negli USA per destabilizzare il Paese, fomentando “violenza” sul territorio. Questo nel contesto della celebrazione dei suoi primi 100 giorni di mandato, tenutasi presso il Macomb Community College, a Warren, nel Michigan.
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La mafia cubano-americana in crisi?
I capi del cosiddetto «esilio», di radice neobatistiana, che fanno parte del Congresso USA, sono rimasti spiazzati di fronte alla valanga di deportazioni attuate dal Governo federale.
Dalla Groenlandia a Marte
Trump pretende, come un dio, decidere se un paese o un’isola gli appartengano, anche se si tratta della più fredda al mondo
«La Groenlandia sarà degli USA. Lo otterremo al 100%». Sono le parole di Donald Trump, presidente USA, pronunciate il 30 marzo 2025.
«Il pianeta Marte farà parte degli USA. Non ho intenzione di abbandonare gli USA nel prossimo futuro, perché, anche se mi stabilirò su Marte, quel pianeta diventerà territorio USA in un prossimo futuro».
Il fiorente affare degli odiatori abituali
José Luis Méndez Méndez / Resumen Latinoamericano.
Il ritorno alla Casa Bianca, per un secondo mandato, del repubblicano Donald J. Trump, figlio di immigrati, e la sua spropositata politica anti-immigrazione, che ha finito per colpire anche i, fino ad ora, coccolati cubani, ha scoperchiato ed esasperato l’odio di centinaia di isolani emigrati, i quali invocano con passione viscerale e odio endemico le misure più dure contro i propri connazionali, sia negli USA che a Cuba.
Sanzioni e dazi contro il Venezuela: le sfide sono opportunità
Il Venezuela sta affrontando uno scenario internazionale di aggressione economica e commerciale con precedenti noti e altri ancora da conoscere. L’amministrazione di Donald Trump ha emesso nuove misure per fare pressione sul settore petrolifero venezuelano, aggiungendole alle sanzioni che da più di un lustro stavano già colpendo l’economia.
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USAID, la maschera dell’impero
La sigla non lasciava dubbi, USAID è sempre stata sinonimo di aiuti umanitari statunitensi. Ma, come denunciato da decenni, la bugia cominciava proprio dalla sigla e si estendeva a opere e uomini della struttura USA, nata nel 1961, durante il governo John F. Kennedy nel bel mezzo della Guerra Fredda, e il cui compito era quello di contenere l’influenza sovietica nel mondo.
Le motivazioni politiche e commerciali di Erik Prince in Venezuela
In un articolo precedentemente pubblicato da Misión Verdad, il giornalista Robert Inlakesh sosteneva che Erik Prince, imprenditore USA fondatore di Blackwater, stesse cercando un’opportunità come appaltatore militare con la proposta pubblica, via X, di rovesciare con la forza il governo del presidente Nicolás Maduro.
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Come Elon Musk ha trasformato X in una macchina a favore di Trump
Quasi due anni dopo che Elon Musk ha acquistato Twitter e lo ha convertito in X, il miliardario sta sfruttando il suo potere come fonte di notizie, in tempo reale, per milioni di utenti per cercare di influenzare l’esito delle elezioni presidenziali del 2024 a favore dell’ex presidente Donald Trump.
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Il Venezuela nella conversazione tra Trump e Musk: gli elementi importanti
Il calcolo elettorale è un fattore determinante per analizzare la conversazione tra Elon Musk e l’ex presidente Donald Trump nel loro recente dialogo in uno Space della rete sociale X.
Lo scambio, ricco di riferimenti al Venezuela e alle azioni di governo che intraprenderebbe se tornasse alla Casa Bianca, a novembre, rivela una strategia narrativa progettata per mobilitare l’elettorato USA.
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Marco Rubio è rimasto a bocca asciutta
Max Lesnik – Radio Miami Today
Donald Trump, che è già il candidato presidenziale ufficiale del Partito Repubblicano, ha deciso di scegliere come suo compagno di corsa alla vicepresidenza il senatore conservatore dello Stato dell’Ohio J.D. Vance, escludendo il senatore cubano-americano della Florida, Marco Rubio.