Biden canaglia, apri la muraglia
Il costo umano di 60 anni di blocco economico contro Cuba è incalcolabile.
In numeri, più di 150 miliardi di dollari, attualmente 15 milioni al giorno.
Il costo umano di 60 anni di blocco economico contro Cuba è incalcolabile.
In numeri, più di 150 miliardi di dollari, attualmente 15 milioni al giorno.
La scrittrice Zoé Valdés, ora candidata per il partito spagnolo di estrema destra Vox, afferma che nella sua nativa Cuba non c’è libertà politica.
Mentre rivendica la figura del dittatore cubano Fulgencio Batista e chiede un intervento militare della NATO sull’isola.
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José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
I media applicano una “censura chirurgica” alle posizioni su Cuba di certe figure pubbliche.
Se prestigiose personalità manifestano la loro simpatia per la Rivoluzione cubana -il caso di Nelson Mandela è il più emblematico-, le loro dichiarazioni e gesti di sostegno all’Isola scompariranno dalle loro note biografiche (1).
Otto mesi dopo l’approvazione del Codice delle Famiglie, a Cuba erano stati formalizzati più di mille matrimoni tra persone dello stesso sesso. 391 tra donne e 612 tra uomini.
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
“Oswaldo Payá è stato assassinato dal regime cubano, conclude il rapporto dell’OSA” (1). È uno tra le decine di titoli simili pubblicati, la scorsa settimana, sui media e nelle agenzie di stampa (2) (3) (4) (5).
Cubainformación – Molte persone della comunità di Cubainformación della rete sociale Facebook, composta da 235000 follower, ci hanno scritto con preoccupazione per il calo di visibilità dei materiali prodotti dal nostro media nelle ultime settimane. La spiegazione non ha nulla a che fare con una diminuzione della nostra produzione giornalistica o del nostro flusso di pubblicazioni. La spiegazione si chiama Censura.
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Allerta, titolo d’impatto! “Cuba vive un’escalation di violenza che include omicidi, aggressioni e rapine” (1). L’Isola non è più quel paese sicuro, dove si può passeggiare tranquillamente giorno e notte (2)? Ah, è pubblicato da Martí Noticias, il media di propaganda contro Cuba del Governo USA.
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
Alla morte di Nelson Mandela, sono stati tutti elogi sulla stampa internazionale: “l’uomo che ha liberato il Sudafrica nero” (1), “l’ultima leggenda del XX secolo” (2), l’ “eroe del Sud Africa” (3) o “eroe della pace” (4).
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
Cuba soffre una grave situazione economica, la cui causa principale risiede nelle sanzioni e la persecuzione, da parte del governo USA, di tutte le entrate e investimenti sull’isola. E, come è ovvio, le carenze generano malcontento sociale (1).
José Javier Benítez, noto come il Bigote cubano, è emigrato a Miami nel 1994. A Cuba si vivevano periodi di estrema privazione e la cosiddetta “Crisi deli Balseros”.
Contro Cuba non si sparano missili. Non ci sono carri armati per le strade.
Ma la guerra è lo stato normale di questo paese; una guerra silenziosa da cui quasi nessuno si salva.
Recentemente è venuto a mancare l’artista Harry Belafonte, e il suo attivismo per i diritti civili è stato sottolineato in tutti i comunicati stampa. Non così la sua simpatia e solidarietà con Cuba.
Lo stesso è accaduto con Nelson Mandela, sempre fedele alla Rivoluzione cubana.
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
La protesta di alcune decine di persone a Caimanera, Cuba, per i blackout e la mancanza di alimenti, ha ridato speranza a chi sogna la caduta della Rivoluzione cubana. Ma rivediamo le chiavi mediatiche degli eventi.
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
La scomparsa degli introiti per il turismo in due anni di pandemia e le 200 precedenti sanzioni imposte dal governo USA sono la causa diretta della durissima situazione economica che vive oggi il popolo cubano (1).
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
Il giocatore di baseball cubano Yariel Rodríguez giocava nella Lega professionale giapponese, con un contratto milionario, di cui riceveva la maggior parte e una piccola percentuale andava alla Federazione Cubana di Baseball, per lo sport di base sull’isola (1). Al giocatore è poi arrivata un’importante offerta da una squadra della Major League USA. Avrebbe avuto accesso al miglior baseball del mondo e, ovviamente, a un contratto ancora più milionario. Che potrebbe anche portare molti più soldi per gli sport di base o per il miglioramento delle strutture a Cuba.